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La struttura della narrazione visiva si basa su una doppia partitura: una ricognizione geografica e una cadenza cronologica. Il territorio attraversato da Antonio di Cecco è quello del cratere dell’onda sismica che ha colpito L’Aquila e la sua provincia il 6 aprile 2009. La durata di questa ricognizione ha coperto ben tre anni, dal 2009 al 2011 e a riguardato L’Aquila, il progetto c.a.s.e., i m.a.p. e le edificazioni spontanee, e infine i centri minori del cratere.
Si è scelto di ribaltare la progressione cronologica generalmente adottata nella narrazione di eventi, e così iniziare con le fotografie scattate nel 2011 e muoversi a ritroso attraverso il 2010 e il 2009. Così da far emergere due dati importanti: l’urgenza di occuparsi di quel territorio oggi ancora più di ieri, e fissare lo sguardo non tanto sulla devastazione causata dall’evento sismico quanto piuttosto sulle conseguenze che l’operato dell’uomo ha avuto e continua ad avere nel processo di riconfigurazione del territorio aquilano.
In Pieno Vuoto
Antonio Di Cecco, Peliti Associati, 2013
Testi di Benedetta Cestelli Guidi, Antonio Di Cecco, Laura Moro
22.2 x 20.2 cm
120 pagine, copertina morbida
Italiano, Inglese
ISBN-13 978-8889412442