Clément Chapillon, Les rochers fauves, 2022

70 Euro

Copertina

Esaurito

Nella sua nuova serie, Clément Chapillon esplora la nozione di isolamento geografico e mentale attraverso uno spazio insulare nel Mar Egeo. Se la parola “isolato” significa letteralmente “a forma di isola”, possiamo giustamente chiederci quale forma assumano il tempo, l’altro, le credenze e l’immaginario in questo mondo finito delimitato dall’infinito. Da vent’anni Clément Chapillon visita regolarmente l’isola di Amorgos, situata nel cuore dell’arcipelago greco delle Cicladi. Con la sua Plaubel Makina 67 (macchina fotografica analogica di medio formato), ha messo insieme un racconto per immagini che è al tempo stesso documentario e metaforico sui sentimenti contraddittori provocati dall’insularità di questo territorio roccioso, arido e selvaggio. La serie prende il nome da un passo di Grecia oggi (La Grèce d’aujourd’hui) dell’archeologo e scrittore francese Gaston Deschamps, pubblicato nel 1892 e la cui opera è in parte dedicata ad Amorgos. In questo diario di viaggio, Deschamps descrive i paesaggi, la vita degli abitanti, le tradizioni locali ma anche il suo lavoro sul posto e le sue sensazioni, in uno stile lirico e antico. Queste parole riecheggiano i sentimenti del fotografo che, da un’unica pagina, raccoglie frammenti di testo che per lui hanno un senso. Con un lavoro di cancellazione, ha volontariamente cancellato la maggior parte per lasciare apparire solo parole e pezzi di frasi usate come palinsesto per cercare di riprodurre le sensazioni dell’isola.

Clément Chapillon, Les rochers fauves

Dunes editions, 2022

Testo Gaston Deschamps (1861-1931), La Grèce d’aujourd’hui

Design Joanna Starck

20×31 cm

152 pagine

Copertina Rigida

Francese (con traduzione Inglese)

ISBN 978-2-9576132-1-2

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