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Sally Stein riconsidera il ritratto iconico di Dorothea Lange della maternità e dell’emblema moderno dei valori familiari alla luce dei quadri “Madonna” di Lange, a lungo trascurati, e propone che la Madre Migrante sia vista come un’immagine dirompente della relazione conflittuale delle donne con la casa, e il mondo. Stein è un accademico e teorico culturale americano che vive a Los Angeles. Gli argomenti correlati che più spesso affronta riguardano i molteplici effetti dell’immaginario documentario, la politica di genere, e lo status e il significato dell’immagine in bianco e nero e a colori sulle nostre percezioni, convinzioni, persino azioni come consumatori e cittadini.
Dr. Stein, Professor Emerita, UC Irvine, è uno studioso indipendente con sede a Los Angeles che continua a ricerca e scrivere sulla fotografia del 20º secolo negli Stati Uniti e la sua relazione con questioni più ampie della cultura e della società. Ha scritto sui fotografi del New Deal FSA, in particolare Dorothea Lange, Marion Post Wolcott, Jack Delano. I suoi numerosi saggi sui mezzi di comunicazione di massa popolari Ladies Home Journal, Life and Look estendono il suo studio in corso sui vari aspetti dell’ascesa della fotografia a colori. I temi correlati che più spesso affronta riguardano i molteplici effetti dell’immaginario documentario, la politica di genere, lo status e il significato delle immagini in bianco e nero e a colori sulle nostre percezioni, convinzioni, persino azioni come consumatori e cittadini
Sally Stein – Migrant Mother, Migrant Gender
Mack
2020
128 pagine, 12.5 x 19.5 cm
Brossura
Inglese