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Luca Donnini, No camera allowed, il Gender Club a Roma, 2023

30 Euro

cope

Esaurito

una mirada desde la alcantarilla

puede ser una visiòn del mundo

la rebelòn consiste en mirar una rosa

hasta pulverizarse los ojos

Alejandra Pizarnik

Nel 1998 a Roma nasce Il Gender Club, prima associazione culturale dichiaratamente transgender in Italia e in Europa. Scopo: diffondere la cultura e la sessualità transgender, creare spazi dove ognuno è quello che vuole essere, senza generi precostituiti, ruoli o sessi. Luca Donnini è amico del Gender da tempo, ma soprattutto del patron e maître à penser: Klaus Mondrian che gli ha sempre messo a disposizione, oltre che la sua galleria d’arte Mondrian Suite, anche il club di cui ha sempre contaminato il destino hard core con incursioni teatrali e artistiche. Questo libro nasce dall’esperienza durante l’installazione: GENDER. La Mostra che nel 2014 con cadenza settimanale è cresciuta in una stagione, invadendo tutto il club. Armato di fotocamera 35 mm usa-e-getta, Donnini oltrepassa il confine dell’ultimo tempio della trasgressione eterosessuale. Prima di iniziare a far brillare il flash, attaccava le 10×15 sulle pareti buie del club dove erano state scattate la volta precedente. Le foto erano esposte accoppiate, per costruire, mescolare, rompere, per vedere qualcosa, interpretando il titolo dell’istallazione. Donnini è un’anima selvaggia che tenta di mescolarsi e fondersi con il suo soggetto, probabilmente alimentato dal proprio cameratismo. La sua prospettiva sullo State of the Transgender and Transvestite Nation è umoristica, generosa, affascinata, ma mai condiscendente.

Luca Donnini, No camera allowed, il Gender Club a Roma

Santini&Donnini editions, 2023

Edizione di 80 copie

Design Francesca Crisafulli

15×21 cm

27 pagine 

Copertina rigida

Lingua Inglese



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