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Luca Bani e Gael del Río, Oddments, 2024

60 Euro

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5 disponibili

Oddments è un progetto fotografico involontario. Riflette sui resti del discorso, sull’eccedenza dei processi che avvengono nella camera oscura, su ciò che viene dimenticato come in un quaderno di appunti visivi scritti in fretta. Parla del modo in cui i frammenti fotografici (prove a cui solitamente non viene attribuita alcuna importanza se non quella procedurale) contengono decisioni spontanee che rivelano una partecipazione del subconscio, un’intenzione sottesa. Il progetto parte quindi dalla constatazione di Gael del Río e Luca Bani che in tutte le immagini si condensano racconti involontari che, in un primo momento, essi stessi ignorano.
I segreti di ogni scena vengono svelati gradualmente con ogni gesto di manipolazione dell’immagine. Davanti all’ingranditore, realizzano strisce di prova a partire da un negativo: questo comporta un ricomposizione dell’inquadratura. Prendono appunti su queste strisce di prova: questo le risignifica. Le conservano senza dare loro uno scopo esplicito: questo le getta nell’oblio. Si accumulano, senza ordine, in una borsa: questo le incita a un dialogo inudibile. A quel punto sfuggono alle loro mani e alle loro intenzioni. Il tempo fa la sua parte.
Un giorno la plastica della busta è invecchiata. All’interno, le immagini hanno assunto un significato diverso, per accumulo, per convivenza, per combinazione: rivelano un inquietante senso di unità tra loro nonostante siano nate dallo sguardo di due persone e da luoghi, momenti e progetti diversi. Oddments nasce, in purità, nel momento in cui le recuperano, le riesumano e queste le chiamano a costruire la loro storia dal frammento, a creare, da ciò che è apparentemente disfunzionale (come un puzzle con pezzi di diverse dimensioni), qualcosa di simile a un nuovo corpo a partire da membri di soggetti diversi. Architetture, corpi, oggetti e paesaggi non si sostengono più da soli, sono labili e hanno smesso di partecipare alla loro natura iniziale: il cambiamento di scala li ha omologati, li ha uniti. La piega è un giunto, il petto una duna, la pelle un abisso, la curva un meandro. Tutto ciò che è prosaico diventa sublime… e viceversa: le cime irraggiungibili di una montagna innevata, una roccia coronata di guano.
Questi fogli di prova sono nati per essere incompleti, asimmetrici come i numeri dispari (odds); ma a un certo punto sono stati completati dall’incontro con altri, diversi, estranei: i loro pari. Questo ha un corrispettivo umano: Oddments è il risultato dell’unione di due persone, di due sguardi che sembrano completarsi fino a diventare indistinguibili. Gli Oddments sono residui, frammenti, scarti substantivizzati in qualcosa di superiore. Il bagaglio che accompagna Gael del Río e Luca Bani quando decidono di risparmiare alcuni fogli dal loro destino nella spazzatura per trasformarli in una riflessione sulla loro attività di fotografi. Abbandono a ciò che accade al di fuori della loro portata. La possibilità di una domanda: quale discorso emerge dai resti del discorso?

 

 

Oddments, Luca Bani & Gael del Río
Ediciones Posibles
Prima edizione: 300 copie
Fotografie, concept ed edizione: Luca Bani e Gael del Río
Testo: Carlos Martín (in spagnolo e inglese)
Design: Kentaro Terajima
Pre-stampa: Eugeni Gay
21 x 29 cm
39 fotografie
64 pagine + copertina e sovraccoperta stampate
Scatola rigida rivestita in tela con due finestre
Rilegatura Singer
Data di pubblicazione: novembre 2024

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