Joel Van Audenhaege, PHOTOGRAPHIC FIELDS, 2018

E’ stato impossibile non fare nulla durante questa convalescenza. Dormire per diciotto ore, giorno e notte si uniscono in episodi, sfinito dal farmaco e dal virus.
Hai bisogno di sfruttare al meglio questa quarantena. Fotografare, senza vedere, senza controllare nulla, pile di carte (prospetti, prime fasi di disegni, posta da controllare), perché la forza di riordinarle non è lì.
Per trovare, dopo, queste piccole fotografie abbandonate all’angolo della scrivania, sotto le bollette non pagate, la polvere e le ceneri di sigarette che si sono accumulate lì. Si sono alterate, i colori sono cambiati; nessun ricordo di ciò che è stato fotografato.
Ri-fotografandoli, scoprendo le imperfezioni
sulla superficie, i graffi dal meccanismo di Instantflex, ho scelto di non scegliere, di non intervenire.
Non c’è motivo di prenderne altre, né di rimuoverle dalla serie.
Quindici immagini per un probabile recupero.
JVA, 21 ottobre 2017