Bernard Plossu, ROMA 1979-2009, 2019

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Roma non è una città reale in un presente in tempo reale. È una città palinsesto dove il passato scaturisce dolcemente dal presente, dove l’immaginario cinematografico si sovrappone costantemente alla realtà visibile. Questo la rende la città ideale per Bernard Plossu. Ha sempre saputo che la fotografia non è fatta per registrare stupidamente il puro presente. Sa che il suo sguardo è abitato, in silenzio, da immagini del passato che infondono la sua visione del presente: quelle dei film che lo hanno colpito, nel senso fotografico del termine, nella sua giovinezza da cinefilo appassionato. Roma è una città cinema. I turisti che visitano i grandi monumenti, con la guida in mano, non ne capiranno mai l’essenza. Il modo migliore per preparare un viaggio a Roma è guardare film di Rossellini, De Sica, Fellini, Pasolini, Moretti, ecc. Le foto di Bernard Plossu non sono mai citazioni di questi film, e ancora meno copie. Sono solo abitate da queste immagini mentali che lo accompagnano nelle sue passeggiate romane come un basso continuo. A Roma trova un clima in cui si sente a casa, dove può vivere la realtà come un sogno cinematografico: nel grigiore e nella pioggia, come in De Sica, così come nel contrasto delle strade tagliate in due tra ombra e sole, come in Rossellini o Pasolini. Sa che la natura a Roma è anche nel cuore della città, che gli alberi lo attendono ovunque, e che può camminare lungo le rive del Tevere in cui Pasolini fece tuffare il solare Accattone dal ponte Sant’Angelo.
(dalla prefazione di Alain Bergala)

Bernard Plossu, Roma 1979-2009
Postcard, coedizione con Filigranes Editions
2019
320 pagine, 20 x 29 cm
Copertina rigida
ISBN 978-88-98391-97-4
Italiano

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