Giorgio Di Noto, THE ICEBERG, 2017

Internet può essere considerato un iceberg: la punta è il cosiddetto “surface web”, il terreno digitale che conosciamo e naviga attraverso motori di ricerca, social network, blog e siti di notizie. La parte sommersa, circa il 90% dell’iceberg, è il cosiddetto deep web. Sotto il web che usiamo giorno dopo giorno, giace una rete crittografata e in continua evoluzione di totale anonimato, al di là della portata dei motori di ricerca. Questa è una terra di nessuno, senza legge, dove tutto è permesso e nulla è rintracciabile, e laddove proliferano attività illecite online, soprattutto di contrabbando.

In The Iceberg Giorgio Di Noto raccoglie e seleziona immagini di stock e fotografie originali tratte dalla miriade di pubblicità per la vendita di droghe sul deep web, progettate per catturare l’attenzione del consumatore. Le fotografie originali, probabilmente scattate con fotocamere compatte o smartphone, appaiono spesso surreali e astratte a causa dell’estetica misteriosa ed esotica del soggetto da un lato, o per la bassa qualità delle foto o delle scarse abilità dei pusher dall’altro. A differenza delle immagini di repertorio, queste fotografie originali sono invisibili in The Iceberg sotto la luce normale: stampate con inchiostro invisibile, possono essere visualizzate solo sotto la luce ultravioletta – la stessa luce che la polizia utilizza per cercare tracce di narcotici. Caricate anonimamente e probabilmente progettate per auto-cancellarsi una volta servita la loro funzione, queste immagini non sono tracciabili o visibili sul web di superficie, e esistono solo temporaneamente in questo spazio oscuro e segreto nel deep web.