Stephen Shore, TRANSPARENCIES: SMALL CAMERA WORKS 1971-1979, 2020

Transparencies: Small Camera Works 1971-1979 offre un racconto alternativo di uno dei capitoli più famosi della storia della fotografia: i viaggi lungo il paese che hanno prodotto la nuova luminosa visione di Stephen Shore dei paesaggi americani: Uncommon Places. Insieme al suo banco ottico, Shore portava con sè nei suoi viaggi una Leica 35mm. Le immagini scattate con quest’ultima su una pellicola a colori lucida, sono intime, spontanee e personali, pur mantenendo la studiata sensibilità formale di Shore. In queste fotografie completamente inedite emerge un’interazione parallela di una visione iconica, come un pezzo musicale suonato in una nuova chiave.

Il vocabolario è familiare: autostrade e case, cabine telefoniche, fast food e parcheggi in pieno sole. Ma il formato alternativo reinterpreta inequivocabilmente questi soggetti attraverso esperimenti distinti di composizione, attitudine e colore. Transparencies mostra sia un’indagine dettagliata del paesaggio americano anni ‘70 che un esercizio rigoroso e fantasioso di un indiscusso maestro moderno.

Con una postfazione di Britt Salvesen, curatore al LACMA, intitolato: ‘Ordinary Speech: The Vernacular in Stephen Shore’s Early 35mm Photography’.