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Il design è rotto. I designer giovani e meno giovani ne sono sempre più consapevoli. Molti si sentono impotenti: è stato detto loro che avevano gli strumenti per rendere il mondo un posto migliore, e invece il mondo si accanisce su di loro. Al di là di una nebbia di annunci e affermazioni audaci, si trova una terra arida di dubbi su se stessi e di sindrome dell’impostore. Questo libro analizza la disillusione che permea il design. Affronta gli effetti dequalificanti provocati dalla semi-automazione digitale, le istanze della politica ornamentale modellata per compiacere il complesso museale-educativo, le promesse nebulose delle scuole di design. Mentre fa rivivere espressioni storiche di disincanto, Silvio Lorusso esamina i meme e gli sproloqui dei social media di oggi. Per descrivere questa crisi scoraggiante, crea un nuovo vocabolario critico su cui i lettori possono basarsi. Ciò che questa esposizione rivela è al tempo stesso preoccupante e rinfrescante: piuttosto che produrre un ordine significativo, il design potrebbe limitarsi ad abitare il caos.
What design can’t do, Silvio Lorusso
Set Margins’, 2023
352 pagine
Illustrazioni a colori e in b/n
13 x 20 cm
Inglese