Vangjush Vellahu, WHERE STORIES CUT ACROSS THE LAND, 2018

Questo non è un libro d’artista sui confini. Piuttosto, è un libro d’artista sul superamento dell’influenza della politica sulla terra entro i confini di stati non riconosciuti o semi-riconosciuti. È un documento dei frammentati sintomi del carattere di governo “pentola bosniaca”, in cui tutte le componenti si completano e si eliminano simultaneamente. Questo inquietante principio di governance, in cui elementi incapaci di resistere al collasso della pressione, mentre quelli che sono più potenti sopravvivono (e sono successivamente assorbiti nel sistema), è noto da molti secoli. Non schierandosi, ciò che questo libro evidenzia, da una prospettiva a volo d’uccello, sono i contrasti e i conflitti provocati dai tentativi contemporanei di preservare una parvenza di sicurezza all’interno di quei confini. Sfortunatamente, molti di questi tentativi costituivano e continuano a costituire reati.
Molto più di una semplice idea cinematografica, Fragments I è una serie di documenti video che descrivono in dettaglio un viaggio attraverso pulsar socio-politiche specifiche: La Repubblica di Abkhazia, uno stato di riconoscimento limitato; Varosha, una città silenziosa nella Repubblica turca di Cipro del Nord, riconosciuta solo dalla Turchia; attraverso il Field of Blackbirds nella Repubblica del Kosovo, uno stato di limitato riconoscimento; ai margini della regione di Tskhinvali nella Repubblica dell’Ossezia del Sud, uno stato parzialmente riconosciuto; nella Repubblica del Nagorno-Karabakh o nella Repubblica di Artsakh, uno stato non riconosciuto da alcuno stato sovrano; e nella Transnistria, o nella Repubblica moldava pridnestroviana, un’unità territoriale autonoma autoproclamata, non riconosciuta, con uno status giuridico speciale.