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Nel loro libro Wüstungen, Anne Heinlein e Göran Gnaudschun approfondiscono la storia tedesca recente. Tra il 1952 e il 1988, le autorità hanno raso al suolo più di cento villaggi, fattorie e frazioni sul territorio della Germania orientale vicino al confine con la Germania occidentale. Le strutture ostacolavano un campo difficile da sorvegliare o semplicemente troppo vicine alla linea di confine. Le persone che vivevano lì furono reinsediate con la forza, perdendo per sempre le loro case. Gnaudschun e Heinlein si sono recati in queste località per scattare fotografie e scrivere testi; hanno intervistato testimoni contemporanei e chiesto loro di vedere i loro album fotografici. Hanno anche trascorso molto tempo negli archivi della Stasi, delle truppe di frontiera e della polizia di frontiera della Germania occidentale. Le fotografie, le mappe e i documenti raccolti sono parte integrante del libro, spaziando liberamente attraverso diversi strati storici. L’uso deliberatamente non accademico del materiale documentario evidenzia come i grandi schemi astratti abbiano sempre un impatto anche sugli individui; alcune persone escogitano questi piani e li attuano mentre altri ne subiscono le conseguenze. Immagini e testi esaminano il passare del tempo, il modo in cui le persone vivono con i loro ricordi e il significato della fuga e dell’espulsione come ripercussioni del confine tedesco interno.
Wüstungen
Anne Heinlein e Goran Gnaudschunun, Distanz, 2017
20.5 × 28 cm
176 pagine, ca. 120 immagini a colori, copertina rigida in lino, sovraccoperta
Tedesco, Inglese
ISBN 978-3-95476-181-4