Bert Theis, BUILDING PHILOSOPHY – CULTIVATING UTOPIA, 2019

“Il suo lavoro ha ampliato gli orizzonti mentali e arricchito la percezione di coloro che l’hanno incontrato, perché era una proposta di emancipazione. Fornendo una risposta bella e meditativa alle situazioni specifiche alle quali si stava rivolgendo, Theis è riuscito a creare nuovi luoghi pieni di promesse senza mai fare affidamento su effetti spettacolari. Il colore bianco, che ha usato come strumento per liberare gli occhi ed elevare la mente, era una filosofia di vita. Sono sicuro che Vincent van Gogh avrebbe capito. ”- Enrico Lunghi

L’opera dell’artista lussemburghese Bert Theis (1952–2016), allo stesso tempo poetica e politicamente impegnata, concettuale e sensibile, personale e collettiva, si è evoluta da una riflessione sul ruolo che l’arte può giocare nella società. Le sue manifestazioni più importanti sono state “piattaforme” e “padiglioni” in varie città in Europa e in Asia che visitatori, passanti e gente del posto sono stati incoraggiati a utilizzare per momenti di riposo, contemplazione, scambio o azione, spazi in cui l’idea di un “concreto” utopia “ha preso forma. Theis è stato anche uno dei principali protagonisti dell’Isola Art Center di Milano, una piattaforma collettiva e trasversale per il dibattito e l’attivismo su temi di riqualificazione urbana, che ha cofondato nel 2001. Accompagnando la prima mostra retrospettiva dell’artista al Mudam Luxembourg – Musée d’Art Moderne Grand-Duc Jean, questa pubblicazione monografica esamina la sua intera carriera.