AAVV, Metafotografia, 2019

L’immagine mostra un’inevitabile metaforicità, come pensa Blumenberg, connessa alla consapevolezza di una crisi delle pretese filosofiche di conoscenza e di universalità? L’immagine è un medium seducente al servizio dell’illusionismo? L’immagine materiale è simulazione di una forma più elevata e complessa che circola nell’universo e che può essere intercettata dalle menti più sensibili e ricettive? O non esistono immagini di rango superiore, e tutti sono in grado di fruire democraticamente al bacino delle possibilità figurative? Ma se consideriamo l’immagine materiale una simulazione è quindi altro rispetto all’immagine che ha cercato di incarnare, e nel migliore dei casi universale rimanda lontanamente a qualcosa dell’immagine? O se la sua immedesimazione o proiezione è mal riuscita può darsi che quello che ha mostrato sia solo una figurazione incompleta, parziale, o un simulacro?