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Questa pubblicazione è liberamente ispirata al ciclo di sei arazzi detti della Dama e l’unicorno conservati al Museo Nazionale del Medioevo di Cluny a Parigi. Secondo una delle interpretazioni più accreditate il ciclo, realizzato nelle Fiandre alla fine del XVI secolo, rappresenta il percorso che tramite i cinque i sensi porta alla conoscenza. Nell’ultimo arazzo dove compare la scritta A mon seul desir dovrebbe raffigurare il sesto senso, sede del cuore e del desiderio inteso come libero arbitrio. Simone de Beauvoir racconta nelle sue memorie che nel 1947 andò a vedere il ciclo di Cluny. La scrittrice, che stava attraversando un blocco creativo, ebbe in quei giorni una rivelazione che è alla base del suo più importante contributo filosofico, Il secondo sesso: “il mondo in cui vivevo era un mondo maschile, la mia infanzia si era nutrita di miti coniati dagli uomini e a questi io certamente non avevo reagito come un maschio. La cosa mi prese talmente che abbandonai l’idea di una confessione individuale per occuparmi del problema della donna in generale”. Le autrici hanno deciso di partire da qui per interpretare l’iconografia della Dama e dell’unicorno e comporre un delirante inno visivo avente per protagoniste ragazze che vogliono solo divertirsi, unicorni, fiori, piante, femminismo, credenze magiche, sostanze psicotrope, desideri, sesti sensi, sense of humor, fiumi di lacrime e altri liquidi corporei!
Elisa Caroli, Valeria Carrieri, Cecilia Valagussa, BAD G AND THE UNICORN
LÖK ZINE, 2023
Edizione di 4 diverse cartoline serigrafate allegate alla fanzine, 100 copie
20,5 x 14,5 cm
32 pagine
Copertina morbida
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