JH Engström, ‘Dimma Brume Mist’, 2025

“Dimma Brume Mist” nasce da oltre duecento raccoglitori contenenti migliaia di provini a contatto e negativi. Nel corso di cinque anni, JH Engström è tornato periodicamente su questo archivio, scavando in profondità tra ciò che era stato trascurato alla ricerca del filo conduttore presente nei suoi 35 anni di attività fotografica. La sua ambizione non era quella di creare una raccolta dei “migliori”, né una sintesi dei libri precedenti, ma di creare qualcosa di completamente diverso. Il risultato è “Dimma Brume Mist”, un libro epico di fotografie e testi inediti.

La struttura del libro è emersa nelle prime fasi dello scavo di Engström nel suo archivio. Ha iniziato a formare coppie e sequenze di immagini che oscillavano tra elementi opposti e complementari, come rurale/urbano, movimento/immobilità, interno/esterno, sicurezza/insicurezza, bambino/adulto, riflessione/impulso, sé/altro, natura/civiltà. Man mano che il libro si evolveva, si è sviluppato un secondo tipo di oscillazione tra immagini e parole, che ha costituito la base del libro.

I testi, riprodotti in svedese, francese e inglese, sono brevi appunti essenziali che fanno riferimento a ricordi d’infanzia, pensieri casuali emersi in relazione alla ricerca artistica di Engström o al suo continuo monologo interiore. Egli considera le immagini come il motore e i testi come un sistema frenante, che impedisce al lettore di sfogliare rapidamente il libro per non perdersi nulla. Tutte le immagini sono verticali per fare riferimento a libri che vanno oltre la categoria definita di fotolibro, rendendo “Dimma Brume Mist” inclassificabile.

Per mantenere la semplicità e la immediatezza, le immagini del libro sono state scansionate direttamente dai provini a contatto e sono presentate senza didascalie. Non sono state ripulite dalla polvere e i graffi, i danni e le altre tracce del tempo sono stati lasciati esattamente come erano quando il provino a contatto è stato rimosso dal raccoglitore. L’imperfezione delle immagini è sintomatica dell’usura e della disintegrazione della memoria con il tempo.