An-My Lê, Events Ashore, 2014

La prima pubblicazione di An-My Lê, Small Wars, ha riunito tre corpi di lavoro in bianco e nero (Vietnam, Small Wars e 29 Palms), offrendo una trilogia di esami di paesaggio, guerra, memoria e spettacolo. Questo lavoro precedente ha esaminato la bellezza inquietante che informa e lega le evocazioni hollywoodiane e i documenti fotogiornalistici del conflitto alle esperienze dell’infanzia di Lê nel Vietnam in tempo di guerra. Events Ashore continua la sua esplorazione dell’esercito americano, una ricerca sia personale che civica. Con questo corpus di lavori, tuttavia, Lê emerge come una maestra colorista, impiegando la precisione compositiva e la sottigliezza della tavolozza del negativo a colori di grande formato per rendere i caleidoscopici cambiamenti del terreno e l’improvviso inserimento di bellezza, atmosfera e psicologia all’interno delle sue osservazioni di militari al lavoro. Events Ashore è iniziato quando l’artista è stato invitato a fotografare le navi militari statunitensi che si preparavano per il dispiegamento in Iraq, il primo di una serie di visite a corazzate, missioni umanitarie in Africa e Asia, esercitazioni di addestramento e missioni scientifiche nell’Artico e nell’Antartico. Come spiega Lê, questi viaggi le hanno permesso di studiare da vicino le attività di non combattimento dei militari, diventando “un punto di partenza per un esame delle forze armate statunitensi sulla scena globale attraverso gli oceani e le frontiere come simbolo di conflitto, un’eco dell’era del esplorazione e una forza improbabile (e non celebrata) nella crisi ambientale in corso. Questo lavoro riguarda tanto la mia prospettiva e la mia storia personale di rifugiato politico dal Vietnam quanto le vaste forze geopolitiche e i conflitti che modellano questi paesaggi”. Con questo corpo di lavoro, Lê ha assemblato una narrazione visiva personale, di destinazioni e punti di contatto che costituiscono l’esperienza e l’influenza militare americana.