Paul Cupido, Mukayu, 2020

“Una stanza vuota sarà riempita di luce dal suo vuoto”. Così viene definito il concetto di “Mukayu” dal filosofo cinese Zhuangzi. Il lavoro fotografico recente, poetico e molto intimo di Paul Cupido, realizzato in Giappone, si ispira a questo concetto di “Mukayu”, che si riferisce anche alla “non esistenza”, alle “cose ​​come sono”. Mukayu si inserisce nel quadro più ampio del concetto filosofico di “Mu”, fonte di ispirazione per Paul Cupido sin dal suo primo libro d’artista Searching for Mu. Mu potrebbe essere tradotto come “non avere” o “lasciar andare”. Attraverso le sue immagini, Paul Cupido esplora i temi del vuoto, della metamorfosi, del transitorio, dell’effimero, in connessione con le nostre esperienze emotive. Le sue immagini, vere poesie visive, a volte malinconiche e surrealiste, mettono in discussione il nostro rapporto con la realtà e la nostra capacità di sognare. Il suo desiderio di comprendere e abbracciare la natura permea il suo lavoro, che è nutrito dalla sua isola natale, Terschelling, e dal legame tra i suoi abitanti e la natura. Il sistema a doppio libretto consente una moltitudine di associazioni di immagini, stampate su 4 tipi di carta. Mukayu è un’opera che offre un’esperienza emotiva, come le opere organiche dell’artista, che sembrano una meditazione.