26 Euro
Esaurito
È difficile descrivere le storie magiche che Noor ci presenta in questo libro sull’Afghanistan e il Pakistan negli anni ’70 e ’80, così come cosa significa immergersi davvero in un luogo lontano da casa propria. Il libro parla di tanti incontri incredibili che oggi sembrano impossibili. Questa introduzione può dare un’idea dell’incredibile vita che Noor ha avuto finora: “Suonavo nella rock band The sloths negli anni sessanta a Los Angeles e la Velvet Underground a New York nei primi anni Settanta. Ho gestito un centro di kundalini yoga fuori Los Angeles. Sono diventato musulmano in Afghanistan negli anni settanta. Mi sono innamorato di una cortigiana pathana e ho documentato il mio rapporto di quattro anni tumultuoso con lei e la sua famiglia. Ho esportato uniformi militari sovietiche e altri articoli portati fuori dall’Afghanistan durante la guerra sovietica in Afghan per vendere in negozi e spettacoli per la mia attività “importazioni rosse morte”. Ho bevuto decine di migliaia di té e fumato tante canne con la polizia, i mufi e i malag (faqir). Ti parlerò di alcune delle persone che ho incontrato e dei luoghi che ho visto più di 20 anni fa in quelle aree che potresti conoscere solo dal titoli dei notiziari. Fatemi introdurvi alla casa del mio cuore”.
Noor Mohammad Khan, MY NAME IS NOOR MOHAMMAD KHAN
Fraglish Publishing, 2020
Prima edizione di 130
Design/concept di Lukas Birk
20 x 15 cm
240 pagine
Copertina morbida
Stampa digitale con copertina realizzata a mano
Inglese
ISBN 978-3-9502773-4-0