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Una traccia di una conferenza del 2014 al Corner College di Zurigo, nonchè nuova creazione di testi e immagini, questa pubblicazione procede attraverso spirali e rivoluzioni nel tentativo di definire la nozione di semiospazio. Il concetto polisemico prolifera e si muove attraverso dispiegamenti secondo un modello in continua espansione, fungendo da metodologia di lavoro e ideatore di un’installazione in movimento. La sua dinamica generativa rivela a poco a poco la sua ambizione per una teoria del tutto e scorre verso l’esterno caos del cosmo. Si tratta di leggere i segni dell’universo per organizzarli meglio in modelli fittizi e realtà alternative? Oppure proporre architetture discorsive dello spazio per viaggiare sempre più nelle profondità del pensiero? Una sorta di monografia diversa, Semiospace presenta il lavoro dell’artista Raphaële Bidault-Waddington proponendo una panoramica dei suoi tre laboratori creativi: il Laboratorio per l’Ingegneria delle idee, l’Industria dell’Immagine Sensoriale su piccola scala e la Raffineria Poetica.
Raphaële Bidault-Waddington e Sylvain Menétrey, Semiospace, A Spaced Out Artistic Experiment
Clinamen, 2017
11,5 x 18,5 cm
68 pagine + 1 poster
Francese, inglese