Valeria Cherchi, SOME OF YOU KILLED LUISA, 2020

In Someone of You Killed Luisa, Valeria Cherchi tenta di decodificare la struttura complessa dei rapimenti, fenomeni che hanno attraversato la sua patria, l’isola della Sardegna. Tra gli anni ’60 e gli anni ‘90 quasi 200 persone sono state rapite per chiedere un riscatto. Il 16 giugno 1992 la parte superiore di un orecchio viene trovata da un prete su una strada di montagna in Barbagia, nella Sardegna centrale, mentre un giovane ragazzo, Farouk Kassam, sta trascorrendo il suo quinto mese in una grotta nascosta. È tenuto prigioniero da un gruppo di sconosciuti mascherati. Ha solo sei anni e circa la stessa età di Cherchi. Come la maggior parte dei bambini, era anche lei terrorizzata dall’idea di poter essere portata via da casa sua. Undici anni dopo, Luisa Manfredi fu uccisa sul balcone del suo appartamento. Aveva 14 anni ed era la figlia di Matteo Boe, il rapitore di Farouk. Nessuno è mai stato accusato o condannato per il suo omicidio, che rimane un mistero fino ad oggi. Come raccontare una storia legata all’incertezza? Come parlare di storie che sono solo parzialmente concluse e avvolte nel silenzio? Cherchi è una dei pochi artisti ad affrontare questo oscuro capitolo della storia sarda esplorando le parti che appaiono più affidabili.  Dopo diversi anni di ricerca sul campo, interazione con le comunità locali, scavi di archivi mediatici e videocassette familiari, presenta una storia caleidoscopica mescolando foto, fotogrammi video e un registro della sua ricerca, dove i ricordi, le osservazioni sociologiche e antropologiche si mescolano sapientemente.

Il risultato di ciò è un esame a più livelli che afferma l’importanza di Cherchi come testimone di una comunità vincolata dalla legge, sempre presente, dell’omerta.