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Il mondo nasconde una moltitudine di territori che si sono proclamati indipendenti ma che, per svariate ragioni, non sono stati riconosciuti (o pienamente riconosciuti) dalla comunità internazionale. Partendo dall’osservazione della situazione paradossale in cui si trovano alcuni di questi territori e dall’esperienza dei loro abitanti, questa ricerca fotografica si interroga su quali fattori determinino oggi l’identità di un Paese e del suo popolo. Attraverso un viaggio immaginario in luoghi reali, stimola una riflessione sul concetto di autodeterminazione e di nazionalità in un momento storico in cui i confini di ogni tipo – genetici, linguistici, culturali, economici, fiscali, di genere – vengono costantemente ridefiniti e diventano sempre più ibridi.
Da un lato, indaga le istanze che contribuiscono alla costruzione dell’identità personale: il modo in cui veniamo al mondo, il modo in cui veniamo conservati dopo la morte, il nostro nome e la nostra famiglia, la celebrazione dei riti di passaggio. Dall’altro, esplora gli elementi alla base delle identità nazionali: la fauna e la flora locali, i siti storici, amministrativi e culturali, il cibo, la musica, il folklore e le personalità di spicco. Mentre l’UNPO (Unrepresented Nations and Peoples Organization), con sede a Bruxelles, rappresenta quasi quaranta nazioni non riconosciute, “The Lines We Draw” mette in luce le istanze di costruzione dell’identità di cinque di esse: la Repubblica Moldava di Pridnestrovie (PMR, comunemente nota in Occidente come Transnistria), la Repubblica di Catalogna, la Repubblica dell’Artsakh, la Repubblica Turca di Cipro Nord (TRNC) e la Repubblica Democratica Araba Sahrawi (SADR).
Nel libro, progettato da Ania Nalecka-Milach (https://nalecka.com/), i diversi contesti geografici e i loro atti identitari non sono tenuti separati ma messi in dialogo tra loro nel tentativo di raccontare una storia che va oltre l’esperienza individuale dei diversi territori. The Lines We Draw spezza le linee imposte dalle autorità (sia ufficiali che non ufficiali) per proporne altre e discutere il ruolo effimero e ambiguo dei codici stabiliti e delle identità che sopravvivono e si esprimono al di là di essi.
Lavinia Parlamenti, Manfredi Pantanella, The Lines We Draw
Self – published, 2024
272 pagine
17.5 x 30 cm