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La diffusione delle fotocamere digitali ha reso l’immagine senza attrito e la fotografia è diventata più accessibile e apparentemente democratica che mai. Tuttavia mentre la fotocamera diventa più automatica e intuitiva, il suo funzionamento ed i suoi programmi sono più nascosti agli utenti, perché siamo tutti ignari delle decisioni prese dai progettisti prima che esse raggiungano le nostre mani.La traduzione della realtà in immagine sembra diretta perché ignoriamo il processo che avviene all’interno delle fotocamere, ignorando esattamente come la realtà tridimensionale sia ridotta in dati digitali, o in una stampa a 2 dimensioni. La fotocamera è programmata per produrre fotografie, e ognuna è la realizzazione di una delle varie possibilità contenute nei programmi della fotocamera.
Man mano che i processi di creazione delle immagini diventano più nascosti, quella che sembra essere un’espansione della libertà è probabilmente una restrizione di come nuove narrazioni potrebbero essere create attraverso la fotografia. Finché non ci sarà modo di criticare tecnicamente le immagini, noi rimarremo analfabeti.
Così questo progetto diventa un tentativo di decostruire e ripensare gli elementi fondamentali della fotografia attraverso lo sguardo all’apparato, alle metodologie e al processo di creazione dell’immagine attraverso le mani di due fotografi amatori. Attraverso messe in scena e processi elaborati, norme e presupposti che circondano la fotografia vengono portati all’estremo fino a farli cadere. Tecnologie obsolete e oggetti di uso quotidiano vengono reinventati, adattati e radicalizzati.La scelta di utilizzare processi “arcaici” e dispositivi obsoleti non è nostalgica o sentimentale, ma piuttosto la consapevolezza che essi offrono la flessibilità e la capacità di elaborarazione di meccanismi trascurati e il ruolo della camera nella realizzazione di un immagine. Questa idea è ulteriormente stabilita attraverso l’uso sovvertito del linguaggio fotografico da manuali delle fotocamere. In queste immagini istruttive, noi fotografi, sembra che dimostriamo il corretto uso dell’ apparecchio, quando in realtà, stiamo hackerando questi dispositivi, violando i loro usi originali, e usandoli per raggiungere un nuovo scopo.
Selezionato al 2019 Paris Photo-Aperture First Book Award
Lam Pok Yin, Chong Ng,
Jiazazhi Press
2020, edizione limitata di 600
21.5 × 28.2 cm
Copertina morbida
Selezionato al 2019 Paris Photo-Aperture First Book Award