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Un intenso racconto fotografico riconosciuto attraverso sguardi, paesaggi, luoghi e figure sbiadite dal tempo e che ripercorre la straordinaria storia di Apice, l’antico borgo beneventano parzialmente evacuato a causa del terremoto in Irpinia del 1962 e poi completamente distrutto e abbandonato a seguito di quello del 1980. Oggi quel che resta di Apice vecchia è il magnifico viaggio di immagini che l’artista propone, dando nuovamente vita a spazi occupati un tempo da gesti quotidiani, oggi dal ricordo delle anime che non li hanno mai lasciati. Il lavoro è stato elaborato partendo da quanto trovato in loco: lastre di vetro, negativi medio formato, negativi 35mm rinvenuti sul retro di un negozio di bare, sepolte dal terreno umido. Affianco a questi primi reperti la fotografa ha prodotto negativi dei luoghi e dei paesaggi di Apice vecchia. Una contraddizione di immagini in cui il tempo non è più sinonimo di distruzione e abbandono ma creazione e rinascita.
Valeria Laureano – Apice
2019
6 ills., 6.5×8.5 cm
scatola di carta
Italiano