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AAVV, VUOTO 2 / CONTROVERSO, 2020

15 Euro

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Esaurito

Gli eventi legati alla diffusione globale del virus COVID‐19 nella prima metà del 2020 hanno provocato, tra le altre cose, un’improvvisa ed esplosiva diffusione delle pratiche di intervento temporaneo / adattivo / reattivo sulla città.
Per lo più sconosciute fino pochi mesi fa, anche tra iprofessionisti del progetto, espressioni come “spazi pubblici temporanei”, “ciclabili pop-up” e “urbanismo tattico” sono diventate comuni nei telegiornali e nei bar.
Sono argomenti pubblici di conversazione e dibattito. Sostenitori e contrari analizzano i progetti e immaginano sviluppi futuri.
Nel frattempo molte amministrazioni si sono lanciate in sperimentazioni reali e quelle che si erano già affacciate su questi temi, come Barcellona, Milano o Parigi, hanno drasticamente accelerato i loro tempi di lavoro.
Questa improvvisa accelerazione non può mancare di porre degli interrogativi. Stiamo assistendo ad una svolta nel modo di pensare i processi di trasformazione, viene da chiedersi, o è solo un momento di passaggio? Si sta consolidando in questa dialettica un nuovo modo di fare città? La pianificazione territoriale tradizionale e la sua staticità sono modelli ancora sostenibili? Dopo l’esperienza del COVID 19 e i conseguenti piani adattivi, è evidente che la città contemporanea debba maturare strumenti e programmi per rispondere rapidamente ad eventi improvvisi. Questo costante rapporto con l’inatteso può essere il futuro dell’urbanistica? Può la città essere costruita da tanti piccoli piccoli gesti, anche inaspettati? Questi gesti possono davvero aprire la possibilità ad enormi trasformazioni?
VUOTO 2 / CONTROVERSO raccoglie contributi da architetti, artisti, ricercatori con l’obiettivo di aprire un dibattito su questi temi. Un dialogo che sarà sempre in continuo divenire, così come lo è la costruzione della città stessa.

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