Ton Grote, Eindhovenseweg 56, 2022

Le storie che raccontiamo si basano sui nostri ricordi e sugli oggetti che ci circondano. Documentare è una forma di conservazione e ciò che si conserva racconta una storia. Sono le tracce di un’esistenza. Quando la madre del fotografo Ton Grote (NL) morì nel 2007, suo padre rimase in una grande casa. Eindhovenseweg 56, una casa piena di ricordi e sogni. Quando suo padre iniziò a pulire, Ton Grote decise di fotografare tutti gli oggetti sfusi che i suoi genitori possedevano: teiere, vecchie macchine fotografiche, prese elettriche, occhiali e un pallone da calcio consumato. Cose preziose con cui sono cresciuti e oggetti usati dai suoi genitori: tutto è stato registrato. Il risultato è un vasto archivio fotografico di più di cinquemila foto, di cui 2.262 sono entrate nel libro, una Spurensicherung di eventi reali e immaginari.

Eindhovenseweg 56 racconta sia la vita personale di una famiglia che una storia più grande. Un’ode alla vita dei suoi genitori e alla sua giovinezza, ma anche una narrazione archeologica di una storia recente. Un viaggio di scoperta tra sogno e realtà, in cui l’osservatore riconoscerà se stesso e dove i propri ricordi e gli oggetti perduti ricevono una nuova vita.