Julian Rosefeldt, GLOBAL SOAP, 2001

Con Global Soap (2000/2001) Julian Rosefeldt ha sviluppato una collezione di gesti e figure costellazioni da soap opera che si riferisce all’atlante di immagini Mnemosyne di Aby Warburg. Mentre lo storico dell’arte e fondatore tedesco del metodo di Iconografia includeva già materiale di immagine non derivato dal contesto dell’alta cultura, Rosefeldt si concentra esclusivamente sulla spazzatura culturale che si riflette nell’estetica di fascia bassa del lavoro.

L’artista ha archiviato e combinato motivi e scene di varie soap opera internazionali secondo un inventario autoprodotto. In circa 300 termini l’atlante di Rosefeldt riassume le situazioni archetipiche che possono essere trovate in quasi tutte le serie televisive, nonostante il paese di origine, o il background sociale e politico. L’artista è stato sostenuto da Goethe Institutes di tutto il mondo, che gli ha fornito le registrazioni dei loro programmi televisivi nazionali. In Global Soap Rosefeldt scopre le strutture stereotipali delle soap opera e stilizza i loro protagonisti nelle “nuove icone dell’era dei media” (M. Heinzelmann). Nel corso di una crescente attività archivistica alla fine del XX secolo, valuta la necessità di salvare prodotti culturali al di fuori del canone artistico.