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Le immagini arrivano a noi come gesti della divinità, quando ci poniamo in ascolto, nel silenzio. Appaiono, evocate dalla volontà; nel sogno, nell’abbandono mistico, nel momento dell’ebrezza panica. Esse sono icone, simboli sacri. Il loro tacere possiede l’eloquenza dell’assoluto, della notte ultima e dell’alba cosmica di ogni cosa. Questo libello è solo una delle infinite apparizioni dell’immagine di Arpocrate. È una nascita. Il fanciullo divino nato dal fiore di loto – il dito rivolto alla bocca – è il suo archetipo, e ci indica una via. Scegliamo di percorrerla anche nel buio, con l’ausilio di una lanterna, come eremiti o viandanti senza meta.
Andrea Cafarella, Il simbolo Tace
DITO publishing, 2020
Prima edizione
750 copie
Progetto grafico di Klim Kutsevskyy
Editing al testo di Roberto Galofaro
Illustrazione di Laura Angelucci
13,5 x 10,5 cm
64 pagine
Copertina morbida
Brossura
Italiano
ISBN 1280304006