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Nel 1965, Pino Pascali – da tempo impegnato nell’attività grafica e pubblicitaria per la Lodolofilm – intraprende un viaggio tra Napoli, Capri e Ischia per realizzare il suo primo reportage fotografico destinato alla produzione di un breve spot-carosello per la grande industria alimentare di conserve italiane, Cirio. L’obiettivo della ricerca è subito chiaro: evidenziare i caratteri della tradizione napoletana all’interno di una prorompente connotazione emozionale. Il viaggio diventa una vera e propria ricognizione del paesaggio urbano e portuale; non dunque una semplice raccolta di immagini per un montaggio da studio, bensì un illuminante incontro con l’immagine. In questa larga sequenza di scatti c’è una storia tutta italiana tipica degli anni Sessanta: ci sono i tanti volti ritratti e le botteghe tra i vicoli, le grandi passeggiate nelle piazze e i giochi dei bambini tra le strade, le piccole imbarcazioni nei porti e gli imponenti traghetti, i palazzoni che ridisegnano la periferia e la segnaletica che cambia. E c’è una società che, negli anni di grande risveglio sociale e culturale, si trasforma con grande rapidità e con intensa fiducia. Ma non è tutto. Negli scatti napoletani e in alcune fotografie realizzate a Roma (tra Campo de’ Fiori e Villa Borghese) Pascali raccoglie anche numerosi “dati grezzi”, utili per la ricerca scultorea: rapidi appunti visivi, annotazioni fissate con immediatezza, già destinate a divenire plasticità di opera d’arte.
Il libro accompagna l’omonima mostra alla Fondazione Pino Pascali in occasione del cinquantenario dalla morte dell’artista.
Antonio Frugis, Roberto Lacarbonara, Pino Pascali – Fotografie
Postmedia Books
2018
144 pagine
Copertina flessibile
Italiano