Clara De Tezanos, POR MANIOBRAS DE UN TERCETO, 2019

Por Maniobras del Terceto racconta una storia intima, che avvolgendo tutta la pratica dell’artista volge lo sguardo su se stessa e non sulla fotografia.
Le fotografie raccolte a Por Maniobras del Terceto provengono sia dall’archivio personale dell’artista (costruito per più di 10 anni) che dai suoi album di famiglia. Le foto sono a tema minerale e vegetale (che vengono dalla terra), rappresentazioni canoniche e celesti della femminilità, per le quali si presta l’autrice. Ma questi autoritratti sono ben lungi dall’essere autoreferenziali: l’editing e il montaggio e il rimontaggio delle fotografie realizzano un intreccio unificante dell’autrice con i suoi antenati e con la sua posizione nell’Universo al punto da renderli indistinguibili.

L’autrice, i personaggi familiari e lo stesso Cielo si intrecciano, giustappongono e si sovrappongono, non per raccontarci che cosa è accaduto (quello che si è deciso di immergere nelle acque dell’oblio, ma che possiamo intuire), ma per avvicinarci al suo riconoscimento. Ed è solo l’identificazione e la deidentificazione con i personaggi e i motivi rappresentati che ci permette di avvicinarci a tutti contemporaneamente, e allo stesso tempo propone tale disposizione di immagini come metodo di navigazione genealogica e come modo di rivendicare la storia di famiglia come storia propria.Tuttavia, non è sorprendente trovare qualsiasi tentativo di costruire una genealogia naturale con la decomposizione. Clara ha riassunto tutti i nomi assenti in un unico gesto; si è diffusa fino ad appropriarsi pienamente di tutte le figure materne con la stessa intensità con la quale lo fece, a suo tempo, con quelle paterne (Piedra-Padre, Universo). Per Clara, niente di suo padre né di sua madre le è estraneo, e se qualcosa è sfuggito è soltanto per presentarsi a coloro che sono se stessi.