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“Luglio 1989. Fu la prima volta che sentii della sparatoria a Kalashnikov. Contro la gente. Quella notte non avrei mai immaginato di dover scappare via, guardando indietro abbracciando alcune birre”
Le foto di questo libro sono state scattate tra il 2009 e il 2011, lungo i 54 km della strada statale n.7 Quartiere Domitiana, nelle città di Licola, Lago Patria, Ischitella, Villaggio Coppola-Pinetamare, Castel Volturno, Pescopagano, Mondragone, e attraversando la costa mediterranea delle provincie di Napoli e Caserta, in Italia. Questi sono i luoghi infantili delle vacanze estive dell’autore, ma anche il quartier generale nella mafia nigeriana ( nata a Castel Volturno e non in Nigeria), la zona commerciale della camorra napoletana e la mafia Casalese, e zona di rifiuti illegale. Questo libro non è documento di reportage di un singolo evento o tema, ma è un progetto personale riguardo la casa di Salvatore Santoro, della sua fanciullezza. Il progetto riguarda cosa è successo a questi posti. Si cerca di esplorare i cambiamenti avvenuti nei luoghi dei ricordi di infanzia, facendoli scontrare con la realtà. La realtà è che la direzione presa dall’umanità è lontana dal raggiungere un futuro migliore, che esclude la possibilità che i bambini stiano meglio dei loro genitori.
Saluti da Pinetamare
Salvatore Santoro, Auto prodotto, 2012
Testi di Salvatore Santoro
A cura di Chiara Capodici e Fiorenza Pinna (3/3)
29 x 22 cm
184 pagine, 152 immagini + 32 inserti,
copertina morbida con sovraccoperta ripiegata
Italiano e inglese
ISBN 978 88 907794 0 4