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E se permettessimo alla speculazione, al disordine e all’annebbiamento di creare le condizioni per movimenti e pratiche documentarie? La pratica del documentario contemporaneo ha un ruolo cruciale da svolgere all’interno dell’arte, dei media mainstream e dell’attivismo. Costituisce meno un genere e più un “metodo critico” a sé stante. Come ripensare concettualmente, formalmente e metodologicamente l’atteggiamento documentaristico? L’incertezza è diventata un dato documentario. E se questo lavoro incompiuto del documentario, crea ancora più possibilità di speculazione e immaginazione? Come possiamo realizzare documentari decentralizzati, deformati e policentrici, anche se assumiamo che non ce la faremo mai del tutto? Il Trigger # 2 sul tema UNCERTAINTY è realizzato in collaborazione con The School of Speculative Documentary (associata a KASK & Conservatorium / School of Arts Gent in Belgio) e FOMU (Photography Museum, Antwerp). Con il contributo, tra gli altri, di Liz Orton, Petra Van Brabandt, T.J. Demo, Duncan Forbes, Max Pinckers, Georges Senga, Hoda Afshar, Fred Ritchin e Wilco Versteeg.
Trigger #2 – Uncertainty
Fw: Books e FOMU, 2020
A cura di Tamara Berghmans, Rein Deslé, Ingrid Leonard, Joachim Naudts, Bram Van Beek, Tom Viaene
Design di Hans Gremmen
24 x 32 cm
96 pagine, a colori
Copertina morbida
ISBN 978-94-90119-92-8